lunedì 12 aprile 2010

FCGB - FC Stella Capriasca 0 - 1 (0 - 0)

Le nuvole minacciavano il patriziale di Bedano in questa domenica di tiepidissima primavera. Fortunatamente però, la pioggia non ha rovinato la festa alle due compagini, che hanno dato vita a un incontro giocato alla pari, con poche idee, molte imprecisioni e un gol casuale che ha deciso le sorti della gara.
Gli eroi del FCGB non hanno sicuramente mostrato il miglior calcio della stagione, risultando spenti e risvegliandosi solo quando la frittata era fatta. Peccato per questo ennesimo punto regalato a degli avversari che non hanno certo meritato i tre punti.


Veniamo al pagellone...

Michi: 6,5. Raramente chiamato in causa, infonde sicurezza alla squadra con delle uscite precise e puntuali. Sul gol avversario quasi compie il miracolo. Un punto fermo del nostro reparto difensivo.

Benets: 7. Il centrale dalle belle speranze dirige bene il suo reparto e respinge le (poche) incursioni avversarie. I suoi passaggi al veleno costano il giallo all'ignaro Inge, ma è un errore più che perdonabile.

Simon: 7. Dalle sue parti non si passa e sulle palle aeree è maestoso. Rimane da migliorare la fase di costruzione del gioco, per evitare pericolose sbavature.

Ale "gabola" Beninca: 6. Grande impegno in fase di marcatura, peccato per quell'erroraccio di piazzamento che permette all'attaccante avversario di trafiggere il nostro portiere...

Max: 6. Entra nel corso del secondo tempo e ce la mette tutta per aiutare i compagnie nella rincorsa al pareggio.

Armandino: 5. Tanto tantissimo lavoro sulla fascia, ma poca precisione e poca lucidità una volta passata la metà campo. Per la prossima gara lo vogliamo più... spumeggiante! A proposito, dove sono i cross dalla fascia?

Venti: 5. Il centro nevralgico del gioco pecca di velocità e i suggerimenti alle punte sono spesso prevedibili. Buono in fase di interdizione, ma dai suoi piedi devono partire gli assist che illuminano le punte.

Cristiano: 5,5. Anche per lui molto lavoro in fase di interdizione e alcuni pregevoli aperture sulle fascie. Manca la fase propositiva per i compagni d'attacco e il feeling con i compagni di centro campo è da migliorare.

Inge: 5. Durante questa apatica partita ci mette del suo e delizia la platea con il famoso salto di testa "libellula", prova a toccare il cielo con l'ausilio delle braccia in rotazione, ne esce un balletto che sarebbe piaciuto a quelli di "Ballando con i lupi...". Stesso discorso per le folate offensive: inesistenti.

Simone: 5,5. Subentra nel secondo tempo e, sebbene non sia facile orientarsi a metà campo in così poco tempo, prova a costruire occasioni da rete, senza tuttavia riuscirci.

Oreste: 5. Le direttive del mister sono esigenti e il nostro Oreste nazionale stenta a fare da raccordo tra il centrocampo e le punte. Sempre volitivo ma incapace di piazzare quelle giocate che portano al gol. Non un'occasione da gol in tutta la partita. Da rivedere.

Carmine: 5. Malgrado la splendida abbronzatura e la pettinatura da combattente, si perde nei meandri di un attacco forse troppo affollato. Gli capita sui piedi la palla del pareggio e la cicca malamente tendano di scheggiare l'asta: ci vuole più freddezza sotto porta, perché la squadra ha bisogno di concretizzare queste occasioni. Da migliorare l'intesa con i compagni di reparto.

Filo: 5. Ottiene diverse punizioni proteggendo con cura il pallone, ma per un attaccante questo non basta per la sufficienza. Riceve pochi palloni, ma fa anche molto poco per riceverne... insomma, da migliorare.

Davide Z.: 6,5. Entra nel secondo tempo e vivacizza il reparto offensivo. Alla prima occasione scaglia un bolide che impatta l'incrocio dei pali, nel segno della iella. Un cambio che, se effettuato a tempo debito, poteva girare la partita.

Davide C. e Sascha: s.v. Nei 300 secondi di gioco a loro disposizione fanno appena in tempo a sporcare la suola delle scarpe.


Mister: 5. Il 3-4-3 schierato a inizio partita voleva incutere timore alla difesa avversaria, ma non si sono visti risultati significanti. In compenso la difesa ha sofferto inutilmente l'assenza di un quarto difensore. Non riesce in corso di partita a dare gli impulsi giusti.